“L’era del consumo senza conseguenze è finita”
Ban Ki-moon
Segretario generale delle Nazioni Unite
New York, 22 aprile 2016
Il 21 marzo 2017 il Ministero dell’Ambiente presenta agli interlocutori della società civile, della ricerca, dell’economia e delle istituzioni una proposta di Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
La Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile mira a mobilitare le energie di tutto il Paese nell’attuazione dell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2015.
La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2017-2030 (SNSvS), come riportato nella premessa del documento, “si configura, anche alla luce dei cambiamenti intervenuti a seguito della crisi economico-finanziaria degli ultimi anni, come lo strumento principale per la creazione di un nuovo modello economico circolare, a basse emissioni di CO2, resiliente ai cambiamenti climatici e agli altri cambiamenti globali causa di crisi locali, come, ad esempio, la perdita di biodiversità, la modificazione dei cicli biogeochimici fondamentali (carbonio, azoto, fosforo) e i cambiamenti nell’utilizzo del suolo” e contiene “un insieme di obiettivi e di possibili misure capace di orientare il sistema politico-normativo e conferire maggiore coerenza al percorso, spesso frammentato e contraddittorio, di sviluppo sostenibile del Paese per stimolare la crescita economica conciliandola con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale”.
Il documento che verrà presentato martedì prossimo nasce da un percorso partecipativo che ha visto coinvolti in una serie di consultazioni multilivello i principali enti pubblici di ricerca (CNR, ISPRA, ENEA, ISTAT) e 217 Enti tra Università e Società o Associazioni Scientifiche di rilevanza nazionale, più di 200 ONG e le Amministrazioni centrali. Il coinvolgimento di tutti gli attori interessati proseguirà anche in questa seconda fase di confronto sui risultati del lavoro di elaborazione ed affinamento della SNSvS. La proposta di SNSvS sarà poi sottoposta al vaglio della Conferenza Stato Regioni.
Durante il percorso di consultazione e partecipazione sono stati condivisi tre contenuti principali:
- il contesto di riferimento, ovvero la valutazione del “posizionamento” italiano rispetto ai 17 obiettivi (Goal) e 169 sotto-obiettivi (Target) dell’Agenda 2030;
- l’individuazione di un sistema di punti di forza e di debolezza su cui costruire gli obiettivi da perseguire, a partire dall’analisi di posizionamento;
- il sistema di obiettivi strategici nazionali organizzati intorno alle cinque aree in cui è articolata la SNSvS: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
L’incontro del 21 marzo rappresenta un momento importante di condivisione dei contenuti e dell’ascolto delle istanze della società civile, anche in vista dei successivi passaggi istituzionali alla Conferenza Stato-Regioni e al CIPE, così come previsto dalla Legge n. 221 del 28 dicembre 2015 (“Collegato ambientale”).
Roma, Via Capitan Bavastro n. 174
Auditorium – ore 16.00
Source: minambiente.it