Sacchetti di plastica: ecco cosa prevede la nuova direttiva europea

Con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea si punta a unificare le legislazioni degli stati membri per “ridurre il consumo di borse di plastica”. Previsto anche un limite massimo di 90 borse per abitante all’anno

downloadÈ entrata in vigore il 16 settembre la Direttiva Ue 2015/72 sulla riduzione dell’utilizzo di borse di plastica. Una normativa che mira a unificare le varie legislazioni nazionali sull’uso dei sacchetti, stabilendo modalità e obiettivi comuni per “ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero”.

La prima modifica è volta ad inserire nella direttiva 94/62/CE alcune definizioni, tra cui quelle di “borse di plastica in materiale leggero” e di “borse di plastica in materiale ultraleggero” identificate come borse di plastica aventi lo spessore rispettivamente di 50 e 15 micron. Inoltre viene aggiunta anche la definizione di “borse di plastica oxo-degradabili”, ovvero tutte quelle borse composte da materie plastiche che contengono additivi che catalizzano la scomposizione della materia plastica in microframmenti.

La seconda modifica inserisce nella direttiva 94/62/CE l’obbligo per gli Stati membri di adottare le misure necessarie atte a conseguire sul loro territorio una riduzione sostenuta dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero. “Tali misure – come si legge sul sito del Senato – possono includere obiettivi di riduzione nazionali, restrizioni all’uso o misure finanziarie e possono variare a seconda dell’impatto ambientale che tali borse hanno quando sono recuperate o smaltite, delle loro proprietà di compostabilità, della loro durata o dell’uso specifico previsto. Le misure dovranno includere l’una o entrambe le seguenti opzioni: definire un consumo annuale massimo di 90 borse di plastica in materiale leggero pro capite entro il 31 dicembre 2019 e di 40 entro il 31 dicembre 2025 e garantire che entro il 31 dicembre 2018 le borse di plastica in materiale leggero non siano fornite gratuitamente nei punti vendita di merci o prodotti”. Inoltre dal 27 maggio 2018, gli Stati membri, dovranno fornire alla Commissione europea i dati sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (come già prescritto dalla direttiva 94/62/CE), e dovranno riferire anche in merito all’utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero. Infine, insieme alla Commissione europea, gli Stati membri dovranno incoraggiare campagne d’informazione e di sensibilizzazione, soprattutto nel primo anno successivo al termine fissato per il recepimento della direttiva (UE) 2015/720.

La terza modifica contiene misure specifiche per le borse di plastica biodegradabili e compostabili e prevede che, entro il 27 maggio 2017, la Commissione europea elabori norme sulle etichette e i marchi per l’identificazione di tali borse. Tali norme dovranno essere attuate dagli Stati membri al più tardi entro 18 mesi dalla loro adozione.

L’ultima modifica alla direttiva 94/62/CE introduce l’obbligo per la Commissione europea di relazionare al Parlamento europeo e al Consiglio, nei tempi stabiliti, in merito all’impatto ambientale dell’utilizzo delle varie tipologie di borse di plastica (borse in materiale leggero, ultraleggero e borse oxo-degradabili), prevedendo anche la possibilità di presentare proposte legislative volte a ridurne il consumo.

Source: ecodallecitta.it