RAEE: come riciclare le lampadine esauste

Non solo scarti alimentari, vetro e plastica, ma anche le apparecchiature elettroniche ed elettriche alla fine del loro ciclo di vita diventano rifiuti, chiamati RAEE, che possono essere trattati e recuperati.


Nelle nostre case ogni giorno vengono prodotte elevate quantità di rifiuti, dagli scarti alimentari ai prodotti per la pulizia e l’igiene personale, fino alle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per proteggere l’ambiente che ci circonda e di conseguenza la nostra salute, è necessario adottare comportamenti responsabili e virtuosi incentrati sul riciclo e riutilizzo.

La prima regola in questo caso è informarsi. Si parla spesso di riciclo di vetro e di plastica e ancora di raccolta dell’umido da utilizzare come fertilizzante o per creare il cosiddetto compost domestico. Molti non sanno però che anche le lampadine a basso consumo esauste possono essere destinate alla raccolta differenziata. Si parla in questi casi del trattamento dei RAEE, sigla che indica i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che possono derivare da:

grandi elettrodomestici (lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, lavatrici)
piccoli elettrodomestici (asciugacapelli, aspirapolvere, piastre)
apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (telefoni cellulari, calcolatrici, computer)
apparecchiature di consumo (radio, televisori, videocamere, fotocamere)
apparecchiature di illuminazione (tubi fluorescenti, sorgenti luminose in genere)
giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport (videogiochi, consolle)
dispositivi medici non impiantati ed infettati (strumento per misurare la pressione)
strumenti di monitoraggio e controllo (termostati).

Le aziende che li producono, in base al decreto legislativo n. 49 del 2014, hanno l’obbligo di garantire, tramite il ritiro di tutti i RAEE da centri di raccolta, il trattamento in appositi impianti di questi rifiuti. Trattando i RAEE è possibile infatti recuperare oltre il 95% dei materiali di cui sono composti, come vetro, metalli e anche plastiche, evitando anche la dispersione nell’ambiente di mercurio che si trova in alcune apparecchiature elettroniche ed elettriche. (Read more)