Il lungo e complesso iter per la localizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive si avvia verso la fase conclusiva. A comunicarlo il 3 agosto scorso nel corso del question time alla Camera è stato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti.
L’esponente del Governo ha spiegato che il dipartimento nucleare, rischio tecnologico e industriale dell’ISPRA ha esaminato e validato l’aggiornamento della carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) curato dalla Sogin. I Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico stanno già preparando il nulla-osta che autorizzerà la società a rendere pubblica la CNAPI.
Subito dopo la pubblicazione della CNAPI inizierà una fase di dialogo con le Regioni, i Comuni, la comunità scientifica e i cittadini, volta a individuare le aree migliori per la realizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive. Galletti ha tenuto a una doverosa precisazione:
I Ministeri non hanno alcuna discrezionalità sull’inclusione o esclusione pregiudiziale di specifiche aree fra quelle da prendere in considerazione per l’individuazione del sito che, invece, sono regolate dall’articolo 27 del d.lgs. 31 del 2010.
Il nulla osta riveste, come è evidente, un’alta valenza istituzionale: la mancata conclusione allo stato del procedimento si deve proprio alla necessità di ponderare ulteriormente i rilievi, di competenza ministeriale, che Sogin dovrà recepire prima della pubblicazione della CNAPI.
Il ministro dell’ambiente ha poi reso noto che le direzioni generali dei Ministeri competenti a fine maggio hanno già concluso la fase di consultazione del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sul programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Il rapporto sull’impatto ambientale del programma è in fase di stesura. I Ministeri competenti terranno un seminario nazionale che precederà l’approvazione della carta nazionale delle aree idonee (CNAI). A questo punto le Regioni potranno manifestare il loro interesse. Galletti ha fatto sapere che la procedura per l’individuazione del sito definitivo si baserà sulla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e richiederà altri 15 mesi.
Galletti è intervenuto anche sull’emergenza rifiuti a Roma, invitando il sindaco Raggi e il governatore del Lazio Zingaretti a usare gli strumenti previsti dallo Sblocca Italia per scongiurare il peggio: “La Regione deve dotarsi di un impianto da 210 mila tonnellate e costruire impianti di trattamento necessari a rispondere a un fabbisogno residuo di compostaggio che ammonta a circa 500 mila tonnellate all’anno”.
(source: Greenstyle.it)