Forum Rifiuti: la rivoluzione italiana verso l’economia circolare
Più posti di lavoro, minori costi per la realizzazione degli impianti, minori costi di conferimento e nessun onere per lo smaltimento dei residui. Il confronto effettuato dall’istituto di ricerca Meriam Research su due imprese del ciclo dei rifiuti, una che gestisce un impianto di termovalorizzazione di nuova costruzione e una che cura un impianto di compostaggio e digestione anaerobica, non lascia spazio ai dubbi: ad ogni occupato nell’impianto di incenerimento corrispondono tre occupati in quello di compostaggio; gli oneri finanziari al servizio dell’investimento per la costruzione del termovalorizzatore (400 milioni di euro) sono molti rilevanti (15 milioni di euro annui) e assorbono metà del risultato economico lordo; il costo di conferimento sopportato dalle amministrazioni locali per tonnellata conferita è mediamente di 103 euro per l’incenerimento (e senza il contributo dei certificati verdi inevitabilmente il costo di conferimento crescerebbe almeno sino a 115 euro), e di 83 euro per il compostaggio. Inoltre, gli oneri che la società che gestisce l’inceneritore deve sostenere per lo smaltimento di scorie (pari al 22%) e le acque di risulta ammontano a 9 mln di euro.
Di prevenzione, riuso e riciclo e di economia circolare generata da una innovativa gestione dei rifiuti si è parlato ieri a Roma nella prima giornata del Forum Rifiuti, la due giorni promossa da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club presso la Residenza di Ripetta, che si chiuderà domani con la partecipazione del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Alla prima giornata hanno partecipato, tra gli altri: Stefano Ciafani Vicepresidente Legambiente, Chiara Braga, Commissione Ambiente Camera dei Deputati, Federico Pizzarotti Sindaco di Parma, Estella Marino Assessore Ambiente e Rifiuti Comune di Roma, Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club, Paolo Contò Direttore Consorzio Priula, Giuseppe Giampaoli Direttore Consorzio Cosmari, Demetrio De Stefano Amministratore Unico Ambiente Ciampino, Furio Fabbri Presidente Gorent, Francesco Girardi Amministratore Delegato ASA Tivoli, Francesco Bertolini Sda Bocconi School of Management, Roberto Sancinelli Presidente Montello Spa, Daniele Fortini Amministratore Delegato Ama Roma, Mauro Ragaini Direttore Generale Sogenus, Marco Castagna Presidente Amiu Genova.
Nel nostro Paese la gestione dei rifiuti urbani è ancora molto legata all’uso della discarica, nel centro sud mancano ancora gli impianti per trattare e avviare a riciclo i rifiuti, le politiche nazionale di prevenzione latitano e i rifiuti speciali, anche pericolosi, continuano a finire troppo spesso nelle maglie delle ecomafie e della criminalità ambientale. Ma nonostante le emergenze e il grave ritardo di alcuni territori, l’Italia ha oggi tutte le carte in regola per fare da capofila nell’economia circolare europea grazie alle sempre più numerose esperienze di gestione sostenibile dei rifiuti fondate su riciclaggio, raccolte differenziate domiciliari, sistemi di tariffazione puntuale, politiche di riuso e prevenzione. Abbiamo Comuni ricicloni, consorzi pubblici e aziende virtuose che costituiscono esperienze di green economy eccezionali. L’innovazione impiantistica della valorizzazione dell’organico, degli ecodistretti e delle cosiddette fabbriche dei materiali rende oggi possibile il riciclaggio anche delle frazioni fino ad oggi avviate a incenerimento e smaltimento, con nuove opportunità ambientali, economiche, sociali. (Read More)