Eco-Natale: i consigli anti-spreco, dai pacchetti alla differenziata
[Source: greenme.it] Se davvero ci dà soddisfazione spendere e spandere in cibi di ogni sorta e in regali e regalini da spargere tra amici e parenti, almeno diamo un occhio a come lo facciamo. Anche un regalo impacchettato in maniera “sostenibile” o fatto con le nostre mani o un cenone preparato ad hoc per il bene del Pianeta fanno la loro stupenda figura.
Dal confezionamento dei doni, quindi, alle diverse occasioni di convivialità, tanti e vari sono i modi di mettere in pratica alcuni accorgimenti per rendere queste feste più sostenibili, per l’ambiente e anche per le nostre tasche.
Da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica) arrivano alcuni consigli su come trascorrere un vero Natale sostenibile.
- Pacchetti. Via carte comprate all’ultimo secondo, ma create dei pacchetti sostenibili e creativi a partire da oggetti e imballaggi in carta, cartone e cartoncino che non si usano più. Per dare vita a confezioni natalizie fai-da-te basta sbizzarrirsi con vecchi cesti, vassoi o cassette della frutta, confezioni in cartoncino e sacchetti in cartone, carte geografiche, vecchi giornali, ma anche il cartoncino cannettato delle confezioni di biscotti. Li potete “Uso e Riuso: il design per il pack in carta e cartone”, una raccolta di casi degli imballaggi di carta e cartone che Matrec (Osservatorio Internazionale per l’Innovazione Sostenibile di Materiali e Prodotti) ha curato per Comieco, e dove si trovano spunti per la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti creati con gli imballaggi cellulosici “ri-utilizzati”.
- Pranzi e cene. Seguite sempre le regole di buon senso per ottimizzare la conservazione dei prodotti grazie alle proprietà dei packaging e fate bene la raccolta differenziata. Per garantire un’ottimale conservazione degli alimenti bisogna ricordare che:
- Frutta e verdura non deperiscono più rapidamente nel loro imballaggio originale: il prodotto va conservato come lo si è comperato. Ricordatevii di riporlo in frigorifero se quando lo si è acquistato era in fresco.
- Leggere sempre con molta attenzione le etichette, in particolare la data di scadenza (sia all’acquisto una volta riposti in dispensa) e le istruzioni per la conservazione e l’uso (non solo sui prodotti che acquisti per la prima volta, ma anche su quelli abituali).
- Non fare tagli o buchi alle confezioni.
- Utilizzare i supporti indicati o forniti per richiudere l’imballo una volta aperto.
Continuiamo con le sette regole sulla raccolta differenziata di qualità “edizione speciale”
- Antipasti: tipica di affettati e formaggi, ricordate che la carta oleata solitamente non si ricicla e va quindi nell’indifferenziata, a meno che non sia formata da parti separabili, come carta e plastica. In questo caso, potete separare i materiali e riporli distintamente nella raccolta differenziata.
- Primi: la carta da forno va anch’essa, in genere, nell’indifferenziata.
- Secondi: bisogna separare la confezione di cartone dall’involucro che contiene cotechino o zampone!
- Dolci: non è Natale senza panettone, pandoro o torrone. Anche in questo caso, separare la confezione in cartone dal cellophane che avvolge il dolce.
- Tovaglioli usati: riporli nell’umido.
- Se si festeggia fuori casa, ricordatevi che gli scontrini non vanno nel raccoglitore della carta, ma, trattandosi di carta chimica, vanno messi nell’indifferenziata.
- Gli imballi stanno evolvendo: controllare sempre sulla confezione. Anche rispetto all’ultimo acquisto, alcuni possono essersi trasformati ed essere pronti per la raccolta della carta o dell’umido.
Se mangiate fuori casa? Non temete a chiedere la classica doggy bag se avanza cibo o vino.
E quanto ai nostri bambini? Beati loro, cresciuti nella bambagia!, ma troppo spesso noncuranti della fortuna che hanno. Mio figlio ha fatto una lista lunga così di cose da chiedere a Babbo Natale, gli abbiamo spiegato che non può avere tutto e che non sarebbe giusto nei confronti di molti altri bambini del mondo. Risultato? Ha scelto insieme a noi cosa devolvere a un’associazione onlus presente in Africa e in cambio riceverà un attestato con tanto di fotina in ricordo di un piccolo ma immenso gesto di solidarietà.