Gli utenti che installano impianti domotici per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, delle caldaie e dei climatizzatori possono usufruire delle detrazioni fiscali del 65%. A stabilirlo sono le nuove disposizioni in materia di spese edilizie e per l’efficientamento energetico contenute nella Legge di Stabilità 2016. Da ieri 6 settembre 2016 l’ENEA ha attivato la sezione per la presentazione delle domande.
Nella dichiarazione dei redditi i contribuenti potranno detrarre dall’IRPEF le spese sostenute per acquistare, installare e mettere in opera termostati e altri impianti domotici che garantiscono un maggiore controllo sui consumi energetici. Nello specifico le spese detraibili comprendono il costo delle apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche e di tutte le opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in esercizio dell’impianto domotico.
L’utente non potrà invece detrarre le spese sostenute per acquistare smartphone, cellulari e tablet con cui comunicare da remoto con le apparecchiature domotiche. I tre requisiti essenziali per ottenere le detrazioni fiscali del 65% per la domotica sono:
– Risiedere in un immobile accatastato o per il quale sia già stata avanzata una domanda di accatastamento;
– Aver pagato tutti i tributi dovuti;
– Possedere un impianto di riscaldamento nell’abitazione oggetto degli interventi.
Le caratteristiche richieste ai dispositivi domotici sono:
– la fornitura periodica di dati sui consumi energetici attraverso piattaforme multimediali;
– l’indicazione dell’attuale stato di funzionamento degli impianti e della temperatura di regolazione;
– il possesso di funzioni di accensione e spegnimento automatiche gestibili da remoto.
Una precisazione importante contenuta nella guida dell’ENEA riguarda il tetto massimo di spese detraibili. Gli utenti che installano impianti domotici congiuntamente a pannelli solari termici o alla sostituzione dei vecchi climatizzatori invernali con pompe di calore e caldaie più efficienti ovranno detrarre la spesa nel valore massimo dell’ecobonus fissato per queste tipologie di interventi. Per ottenere le detrazioni fiscali il contribuente deve presentare i seguenti documenti:
– la certificazione del produttore dell’apparecchio o l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi la rispondenza ai requisiti tecnici richiesti;
– le schede tecniche del dispositivo;
– l’Allegato E o F al decreto edifici firmato dal tecnico e dal cliente e inoltrato all’ENEA, nella loro versione originale;
– le fatture delle spese sostenute;
– in caso di persone fisiche la ricevuta del pagamento contenente come causale la legge finanziaria 2007, il numero della fattura e i dati del beneficiario;
– la ricevuta della raccomandata postale o il codice CPID fornito dall’ENEA a seguito di conferma dell’avvenuta presentazione e ricezione della domanda.
La documentazione va trasmessa all’ENEA per via telematica accedendo al portale all’indirizzo http://finanziaria2016.enea.it. Il termine per la presentazione delle domande è fissato a 90 giorni dalla fine dell’intervento.
Per i lavori non ultimati entro la fine del periodo di imposta occorre inviare una comunicazione anche all’Agenzia delle Entrate. Per ulteriori informazioni e per chiarire eventuali dubbi è possibile consultare le FAQ presenti sul portale dell’ENEA.
Source: greenstyle.it